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Nascita di un figlio

Nascita di un figlio Roma

Scopriamo insieme le criticità legate alla Nascita di un figlio

La nascita di un figlio è per ogni donna un momento estremamente delicato. Nonostante la gravidanza abbia in sé tutte le potenzialità di un evento pieno di gioia, la donna si trova improvvisamente a dover affrontare grandi cambiamenti nel suo corpo, nella sua mente e nel contesto familiare improvvisamente allargato. Oltre il 70% delle madri, nei giorni immediatamente successivi al parto, manifestano sintomi leggeri di depressione, in una forma che il pediatra e psicoanalista inglese Donald Winnicott ha denominato “baby blues”, con riferimento allo stato di malinconia (blues) che caratterizza il fenomeno. Si tratta quindi di una reazione piuttosto comune i cui sintomi includono delle crisi di pianto senza motivi apparenti, irritabilità, inquietudine e ansietà che tendono generalmente a scomparire nel giro di pochi giorni.

Ben più gravi e duraturi sono i sintomi della “depressione post-partum” che possono perdurare anche per un intero anno e che comprendono:

  • indolenza
  • affaticamento
  • esaurimento
  • disperazione
  • inappetenza
  • insonnia o sonno eccessivo
  • confusione
  • pianto inconsulto
  • disinteresse per il bambino
  • paura di far male al bambino o a se stessa
  • improvvisi cambiamenti di umore

La scienza medica non ha fornito ancora delle spiegazioni definitive riguardo alle cause del fenomeno, anche se alcuni studi imputano l’apparizione della “depressione post-partum” a cambiamenti ormonali nella donna, più in particolare nel calo del livello degli estrogeni e del progesterone, con un’alta statistica di casi tra donne che accusano forti fastidi nella fase premestruale. In realtà ci sono molti altri fattori che concorrono alla comparsa della “depressione post-partum”, perlopiù di origine psicologica legata agli eventi immediatamente successivi al parto, come il cambiamento di ruolo della donna in ambito sociale, il timore per le sue imminenti responsabilità, il proprio aspetto fisico. La sintomatologia della depressione post-partum si può manifestare in forma lieve e scomparire nel giro di pochi giorni, ma, se dovesse perdurare, richiede l’intervento di uno specialista se la patologia dovesse manifestarsi nella sua forma più grave, denominata “psicosi post-partum”.

Le tipologie di quella che comunemente, ma non correttamente, viene chiamata “depressione post-partum” sono quindi essenzialmente tre:

  1. Il baby blues
  2. La depressione post-partum
  3. La psicosi postpartum

Il Babyblues

Chiamato anche blues post-partum, si manifesta attraverso frequenti e prolungate crisi di pianto, stati di tristezza e di ansia e, sebbene sia una condizione di disagio, tende a scomparire nell’arco di quindici giorni al massimo, non richiedendo particolari cure che non siano affidate al buonsenso, alla pazienza ed all’assistenza di coloro che circondano le donne che ne sono colpite. Si manifesta in un numero elevato di casi tra le neo-mamme, in una percentuale che supera il 70%.

La depressione post-partum

I sintomi sono quelli su riportati, che si manifestano in forme mutevoli per durata e per frequenza ma di intensità maggiore che non quelli del “babyblues”. Il fenomeno è riscontrato in circa il 10% delle donne che hanno appena partorito, con un incremento del 30% se sono state colpite dalla stessa depressione, in occasione di un parto precedente. La percentuale sale sensibilmente in presenza di donne che hanno già manifestato in passato disturbi mentali di varia natura. La durata dei sintomi varia da qualche settimana ad un anno, con rischi di ricomparsa successiva. La cura avviene attraverso l’assunzione di farmaci di antidepressivi (con conseguente interruzione dell’allattamento) e la psicoterapia, da proseguire anche oltre la scomparsa dei sintomi.

La psicosi post-partum

È la forma più grave di depressione e richiede misure mediche tempestive. I sintomi comprendono stati di agitazione, confusione, pessimismo, disagio sociale, insonnia, paranoia, allucinazioni, tendenze suicide o omicide nei confronti del bambino. La casistica delle psicosi post-partum è di una neomamma ogni mille e in alcuni casi si rende necessario il ricovero in ospedale e una serie di cure adeguate alle forme di psicosi riscontrate.

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